Vino, alla scoperta del Timorasso

 

Morasso, Timuassa, Timoraccio. Non va confuso con il Barbassese, che è un vitigno ben distinto.

Distribuzione geografica

La coltura del Timorasso interessava un tempo un vasto territorio dell’Alessandrino, dal Novese al Tortonese, e si spingeva fino a Voghera in provincia di Pavia: intensamente coltivato era proprio nel Tortonese orientale, dove oggi la sua presenza perdura sotto forma di filari o piante sparse ma anche, nell’ultimo ventennio, con vigneti in purezza soprattutto nelle valli Grue e Curone, dove la superficie a Timorasso è addirittura triplicata negli ultimi cinque anni.

Caratteri morfologici

Germoglio: apice di colore bianco leggermente rosato, cotonoso; foglioline apicali (1-3) piegate a coppa, bianco verdastre con sfumature ramate, inferiormente cotonose; foglioline basali spiegate, di colore verde giallastro con sfumature ramate più o meno abbondanti; la quarta è inferiormente cotonosa; vi sono setole sulle nervature a partire dalla quinta fogliolina.
Tralcio erbaceo: a portamento eretto e sviluppo rapido; di colore verde o verde a sfumature rosse; tratto apicale eretto; viticci molto sviluppati e robusti.
Foglia adulta: grande, cuneiforme, con tre o cinque lobi; lembo bolloso, di colore verde chiaro con base delle nervature principali rosata, a profilo piano e margini involuti; denti pronunciati a margini rettilinei o concavo/convessi; seno peziolare aperto, nettamente a U; seni laterali superiori a U o a lira; pagina inferiore con lembo molto lanuginoso e nervature molto setolose (vellutate); picciolo lungo, robusto, rosato.
Grappolo a maturità: di media grandezza, a forma piramidale con due o tre ali, mediamente compatto o compatto; peduncolo medio-corto, robusto, verde, semilegnoso.
Acino: medio-grande (2.7 g), generalmente sferoidale (diam. long. / diam. equat. = 1.06), ma spesso deformato per via della compattezza del grappolo; buccia spessa, molto pruinosa, di colore giallo; polpa mediamente consistente, di sapore neutro.

Caratteri generali e utilizzazione

Vitigno rustico e vigoroso, può essere tuttavia soggetto ad attacchi di marciume del grappolo, che è piuttosto compatto, quando si crei un eccessivo affastellamento della vegetazione. La produttività è buona ma non elevata, generalmente inferiore a quella del Cortese. Un tempo utilizzata sia per la vinificazione che per il consumo allo stato fresco, attualmente l’uva di Timorasso viene vinificata insieme ad altre uve bianche locali, ma anche in purezza con ottimi risultati:se ne ottiene un vino sicuramente originale, di buona complessità aromatica, acidità moderata, dotato di una piacevole sapidità, adatto anche ad un moderato invecchiamento.